Livorno- E’ molto presto per parlare di cariche e incarichi. E tutte le voci che ascoltiamo e alle quali diamo anche visibilita’ in queste ore, dovranno per forza misurarsi con il Consiglio di Amministrazione,che nascerà subito dopo la firma che Aldo Spinelli, deve mettere oggi dal notaio Segalerba sull’atto cessione. L’ultima che manca, una volta che il bonifico sara’ sul conto della famiglia.
Ci sono voci contrastanti sul fatto che Spinelli resti o meno nella nuova compagine societaria, che ci risulta abbia agevolato in tutte le maniere, purche’ si arrivasse a questo passaggio epocale. Probabile che il presunto ingresso di Rosettano Navarra, proprietario di un’azienda che nel 2017 ha fatturato 25 milioni di euro, lo convinca ad uscire di scena. Altrimenti potrebbe restare anche con Navarra dentro e contribuire con la sua esperienza,competenza e passione al consolidamento nel nuovo sodalizio. Il resto, sarebbe in mano a 3 soci piemontesi che speriamo di conoscere in questi giorni. A fianco a loro sta nascendo pero’ un bel gruppo di collaboratori che al mondo del calcio da anni danno del tu anche ad alto livello. Per capirsi a Livorno non verranno dei neofiti alle prime armi. Per come e’ strutturato il mondo del calcio professionistico oggi,sarebbero stati spazzati via in un battibaleno. E queste professionalità nei rispettivi ruoli contribuiranno a consolidare il progetto aziendale. Anche perché di carne al fuoco ce n’e’ parecchia. Dalla necessità di ricucire il rapporti con alcuni media , fino alla ricerca di partnerships su un territorio locale e nazionale, che solo chi non capisce di marketing, pensa siano una montagna da scalare. Ma bisogna abbassare la testa e pedalare, con l’aiuto dei tifosi che dovranno essere rispettati come clienti e sostenuti come trascinatori del progetto. Tutto questo naturalmente se Aldo Spinelli, il più grande presidente della nostra storia, oggi compie l’ultimo gesto. Sarebbe per tutti come cominciare da capo, dopo 21 anni di tanti “up” e di pochi “down”.